IL “FAR BRETON”… IN ONORE A CARLA’ E ALLA SUA AMMIRAZIONE PER LA FRANCIA….


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L’ispirazione per questo dolce che è una sorta di flan, qualcuno sostiene che si avvicina a un budino, a me piace, cosi come mi piace il budino, purché sia alla vaniglia o al cream caramel, insomma, a parte questo, quello che racconterò sarà il viaggio fantastico della città natale di quest’ultimo e, perché no, magari reale per le emozioni che spero susciterà a chiunque riuscirà a immergersi in questo frangente. … E se riuscite a isolarvi indossando delle cuffiette per ascoltare la bellissima   musica di questo gruppo tutto al femminile chiamato: CELTIC WOMAN, dalle voci angeliche… Allora la magia è assicurata..d1afd7a715-8734700d853eb7e9230962c01df3a7ab

Vi stavo dicendo che sono finita per realizzare una ricetta francese grazie a “Carlà”, una collega vivace, elegante, con un amore per la vita e l’ironia. Adorabile Carlà, così simpatica nelle sue imitazioni francesi, così piacevole che quando la incontro non posso evitare di scambiare qualche chiacchiera perché sicuro che queste a entrambe portano ilarità assoluta…


Il Far Breton è un flan alle prugne tipico della cucina Francese, in particolare della Bretagna. Un dessert semplice ma davvero tanto, tanto delizioso…Rassicurante, cremoso, gustoso, simile al clafoutis, insomma una specie di budino, come ho già scritto, cotto nel forno. Nato in questa terra ricca di spiriti, miti e leggende, affacciata sull’immenso oceano costeggiato da rocce scolpite. Forse i Bretoni l’hanno inventato per cullare i loro inquieti stati emozionali o chissà, dopo tante battaglie dei loro atavici, per fare la pace col mondo…

Ma come si fa a non parlare della Bretagna?… Ma da dove comincio? Potrei citare la leggenda de Re Artù e sicuro chiunque arriva a pensare alla Bretagna, e chi non ha mai sentito parlare della foresta di Brocèliande, e del mistero che aleggia tutt’ora… Almeno questo racconta chi ha avuto la fortuna di esserci stato, e guardate un po’… Il mio giustiziere.

Dovete sapere che i suoi viaggi io li esploro attraverso i suoi racconti, i suoi occhi diventano i miei, perché è così dettagliato nell’esprimere i minimi particolari e tutte le emozioni che prova, senza elencarvi poi delle innumerevoli foto scattate con la sua splendida reflex, insomma non si riesce a non immedesimarsi. Tra i suoi viaggi c’è la bellissima Bretagna sita a nord-ovest della Francia…

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Ma volevo parlarvi del mistero della foresta di Brocéliande, il mio lui sostiene sia un luogo meraviglioso, popolato dalla fata Viviana, dal mago Merlino e dal Cavaliere Lancillotto…
Giustiziere: “Michi è una magia adatta più a te che a me…”
Michi: “dai, continua…”
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Prima di immedesimarsi nei luoghi bisognerebbe aver letto qualche romanzo della “Tavola Rotonda” o aver seguito qualche film su queste avventure leggendarie di cui tutti in parte ci siamo appassionati ma sopratutto, essere sul posto e socchiudere gli occhi non basta; bisogna attraversare la foresta a piedi e soffermarsi ad ascoltare e respirare a pieni polmoni l’aria che circonda questo posto incantato, quasi a percepire la convinzione di una terra veramente magica…
Qualcuno potrebbe udire gli spiriti del passato, così pare siano le dicerie. Anche il vento a modo suo sembra mormori parole strane…
Ma forse è Mago Merlino, un po’ scocciato, che comunica alle Fate Morgana e Viviana che questi visitatori scettici dubitano ancora della loro esistenza…
Il mio Giustiziere descrive case di pietre antiche,
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castelli di cui il mistero ancora li circonda

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e, i cavalli bianchi, splendidi esemplari, quasi essere rimasti lì ad attendere i loro Cavalieri…
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E la ricca vegetazione della foresta, lui la definisce un bosco, dalle altissime querce millenarie… Mi descrive rocce di colore rosso impregnate di ardesia, un luogo ricco di flora e di fauna..

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La Fontana di Barenton è uno dei luoghi più carichi di leggenda del posto, sperduta nel profondo bosco, si dice che proprio qui Merlino abbia incontrato la Fata Viviana. Si racconta che questa fontana gorgheggi di bollicine magiche in grado di curare la tigna, un’infezione cutanea, placare la follia dei pazzi e aiutare le donne che lo desiderano, a trovare marito.

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Potrei continuare a descrivervi l’inquietudine provata dal mio lui davanti allo specchio delle Fate.
Qui le stesse leggevano il futuro gettando un seme di frumento nelle sue acque calme. Insomma sarà stata influenza o l’atmosfera o chissà magari qualcosa di surreale a suggestionare un militare razionale, coi piedi saldi alla realtà e dal sangue freddo??? O magari poi così freddo proprio non lo è, e con i piedi saldi in questa vita e su questa terra, credo nessuno ci scommetterebbe così tanto…E a riguardo della razionalità… Io ci aprirei un dibattito…Lui invece sostiene che è proprio l’immobilità del lago a rendere misterioso il luogo. Intorno la foresta è talmente fitta che il vento non riesce a passare… Ad altri colleghi invece lo specchio delle fate trasmetteva serenità…

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Ora vi descrivo il dolce altrimenti da questa ricetta ne esce un libro…

Questi gli ingredienti che dovete procurarvi:
200 gr di prugne secche, senza nocciolo
200 gr di farina
500 ml di latte
1 bustina di vanillina
burro per ungere lo stampo
4 uova
120 gr di zucchero
250 ml di panna fresca
8 gr di lievito per dolci
rum q.b.

Metto le prugne in una ciotola con il rum e lascio riposare per 15 minuti

Intanto sbatto zucchero e uova con le fruste elettriche, ma va bene anche una frusta a mano, ottengo un composto liscio e spumoso

Unisco il latte e la panna non montata, la farina, il lievito e la vanillina

Mescolo fino ad ottenere una pastella dalla consistenza omogenea

Ora imburro uno stampo dal diametro di 24 centimetri, io quadrato e adagio all’interno le prugne dopo averle scolate dal rum in eccesso

Verso la pastella nella tortiera, (servendomi di un mestolo) coprendo le prugne. Ora inforno a 220° per i primi 15 minuti

Poi abbasso i gradi del forno a 180° e cuocio per altri 20 minuti

Lascio raffreddare e cospargo con abbondante zucchero a velo

Dedicato a Carlà e alla sua passione francese… Ora che ci penso, ma sai che hai davvero l’aspetto di una francese??
Ahahahahah … “Carlà bonjour et bonne vie”…..

6 Risposte a “IL “FAR BRETON”… IN ONORE A CARLA’ E ALLA SUA AMMIRAZIONE PER LA FRANCIA….”

  1. Scopro oggi con enorme e piacevole sorpresa che mi hai dedicato qs torta. Sono emozionata e ti ringrazio di quello che hai scritto. Si è vero! Ogni volta che ci incontriamo nei reparti il tuo sorriso smagliante illumina anche la giornata più triste. Sii fiera di qs!!! Corro a preparare gli ingredienti per qs super torta. ….. Merci Michi♡♥ ps: musiche magiche, ★★

    1. Sto’ ridendo, naturalmente, perché il pensiero corre dritto alle tue operette… Sono contenta di rallegrarti ma sappi che ciò è reciproco…
      Sono anche sicura che divorerai questo dolce…
      Ti immagino davanti al “FAR BRETON”, farà esplodere la migliore parte di te in fatto di francesi e… annessi.
      Baci Carlà e a presto.
      Michi.

  2. Ciao Miki sto facendo la tua meravigliosa “FRA BRETON” adesso è in forno. …sta prendendo vita.. in cucina c’è un profumo meraviglioso e io nn vedo l’ora di assaggiata. Speriamo che mi sia riuscita bene☺ poi ti farò sapere ciao ciao

    1. Dio mio, mi fai sentire lusingatissima, credo che sarà come tu te l’aspetti… Meravigliosamente Divina e poi secondo me si scioglie in bocca, sembra davvero una magia.
      Ti Voglio Bene. Michi

  3. È qui sul tavolo della cucina a guardarla è proprio bella zuna tentazione….ma ancora non si può mangiare Gio’freme c’è la farà ad aspettare?

    1. Sono sicura che l’attesa ripagherà alla grande…Vedrai che diventerà un dessert che porterai in tavola spesso.
      Baci grandi…Ah, dimenticavo un caffè si accosta bene ma non quello regalato dalla… Paziente del reparto!!!!
      Ciao da Michi

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