“LA SFOGLIATELLA… LA PARTENOPEA…”

Se penso che questo blog è nato per gioco… e proprio  preparando queste sfogliatelle frolle… Una napoletana al 100% come la sottoscritta non poteva omettere questo dolce che è uno tra i tanti orgogli della cultura gastronomica campana. Si, una Partonopea presa in adozione dal nord di Italia alla tenera età di otto anni…

E chi immaginava che  il termine partonopeo narra una storia tanto romantica e drammatica….

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Anch’io come tutti davanti al termine “Partenopeo” ho sempre associato il significato più diffuso e conosciuto cioè, alla città di Napoli, dandogli il significato di “napoletano!”

In verità anche se  sono “molto” di parte… per le mie origini… Ignoravo la leggenda della mia città natale…

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Oltretutto trovo che questa storia  distingue questo popolo, tipico proprio per rendere ogni evento grandioso o drammatico oltremisura… Quasi si trovasse a recitare in una sorta di teatro… però in un certo senso  fa anche riflettere perché il teatro riassume e racconta storie di uomini, di amori, di drammi, di danza… Che sia leggenda, che sia prosa, che sia opera… Insomma ciò che è la vita…

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Ma vi racconto ciò che la mitologia ha narrato:

il termine “Partenopeo” è un ulteriore modo di riferirsi a un abitante della città vesuviana, ma la sua etimologia è molto antica e nasconde una nascita che si dipana tra storia e leggenda…

” Partenope ” era la più bella delle sirene, capace di rivaleggiare in bellezza anche con Venere, era una delle ammaliatrici che rappresentavano la rovina dei naviganti, i quali non resistevano al suo canto e finivano per essere uccisi.

sirena Anche il mio giustiziere che naviga da una vita conosce bene la leggenda della bellissima “Partenope…”

La bella sirena però ebbe la sfortuna di innamorarsi perdutamente di Ulisse poiché fu l’unico che riusci a resisterle; si fece legare all’albero della sua nave, pur di non essere tentato dal suo canto. La sirena non poté sopportarlo e, oramai pazza d’amore, si suicidò. Ulisse-e-le-Sirene1 La leggenda racconta che il corpo della sirena fu trasportato dai mari sulle sponde italiche, fin dove, anni più tardi, alcuni esuli di Rodi, fondarono una città in suo onore, chiamandola Partenope. Quest’ultima venne distrutta in una battaglia tra Etruschi e Cumani, i quali, vinta la guerra fondarono una nuova città, vicina a Partenope, e la chiamarono Neapolis.  Con il passare dei secoli la città divenne sempre più estesa, tanto da occupare anche il territorio dove prima era sorta Partenope, fino ad assumere nome e fisionomia dell’odierna Napoli.

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Quindi ” Partenopeo “, significa sì, napoletano, ma ricorda anche quella splendida sirena, morta per amore, il cui corpo risiede, secondo la leggenda, nell’altrettanto meraviglioso Golfo di Napoli… 2250_1Meravigliosi come i molteplici prodotti dolciari cui  vanta,  tra questi.. La Sfogliatella..

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Ora posto la ricetta perché altrimenti a continuare a raccontare non si arriva a prepararle… Ma è più facile di quello che si pensa…

 

Dosi e Ingredienti: per la pasta frolla…

500 gr di farina00
200 gr di burro
150 gr di zucchero
mezzo cucchiaino di ammoniaca per dolci
40 gr di miele all’arancio
110 ml di acqua
1 pizzico di sale
poco estratto di vaniglia o, come me 1 vanillina

Per il ripieno:

100 gr di semolino
400 gr di ricotta
270 gr di latte
30 gr di burro
1 cucchiaio di liquore Strega o Limoncello
140 gr di zucchero
mezzo cucchiaino di cannella in polvere
scorza di arancia grattugiata
1 uovo intero e 1 tuorlo
50 gr di canditi di arancio
1 vanillina
1 cucchiaio di fiori d’arancio

Innanzitutto preparo la frolla;

in una capiente ciotola verso: la farina a fontana e al centro tutti gli altri ingredienti, formo un panetto morbido e liscio poi lo lascio riposare in frigo avvolto in una pellicola…

Poi ho preparato il semolino… Ho fatto sciogliere il burro e vi ho versato sopra il latte, sempre sul fuoco ho versato a pioggia la semola e mescolato fino a farla diventare come una crema bella soda. Tolgo dal fuoco e faccio raffreddare.

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l’ho preparato il giorno prima…
Anche il semolino l’ho preparato il giorno prima, poi raffreddato lo riposto in frigo coperto di pellicola…
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In seguito nella ciotola col semolino ho aggiunto la ricotta
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ho mescolato bene
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ho aggiunto lo zucchero
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l’uovo e il tuorlo
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poi, la cannella, i canditi e la scorza di arancia grattata, la vanillina, il liquore e l’aroma ai fiori d’arancio.
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Mescolo il tutto amalgamando bene e lascio riposare la farcia in frigo, coperta con pellicola, per almeno 1 ora.
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Riprendo la pasta frolla e ricavo tante palline dal peso di ognuna di 60 gr.
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Le stendo col mattarello aiutandomi con poco farina
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al centro adagio un cucchiaio del ripieno e chiudo a mezzaluna
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con un taglia biscotti, o un bicchiere, taglio e sigillo contemporaneamente la sfogliatella eliminando la pasta in eccesso che vado a recuperare per creare altre paste

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Le adagio sulla grata del forno ricoperta di carta da forno, le spennello con tuorlo d’uovo e cuocio a 180° C in forno già caldo per circa 30 minuti o fino a quando non dorano in superficie.
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Intiepidite le ho cosparse di zucchero a velo
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E… come dicono i Partenopei…
” A Napoli tre cose son belle… il mare, il sole, e… la sfogliatella!!!

Ah… dimenticavo, io ho ricavato 26 sfogliatelle… Divine… da provare, e se capita di andare nella loro città natale, non si può non andarle a gustare…

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