SI CHIAMAVA”TORTA ANTICHISSIMA” GIA’… 26 ANNI FA!!!

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Custodisco questa ricetta dal 1988…
Ritrovata sfogliando i miei quaderni, un po ingialliti e qualche foglio è anche un po macchiato di impasti.
L’ho preparata diverse volte.
Non ricordavo quanto è buona, e quanto sia facile realizzarla.

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E’ una torta antichissima non perché la custodisco da tanti anni, si chiamava così già da allora…
Forse il nome le è stato dato da chi prima di me l’ha custodita da altrettanti anni!!???
Non saprei
Questa torta speciale, di origini emiliane, arrivò a me tramite una conoscente, originaria di Ravenna.

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Così non ho saputo resistere… Controllo in dispensa se ho tutti gli ingredienti e mi metto all’opera perché il commento personale di me medesima, riguardo questa antichissima torta, riportato sul quaderno 26 anni fa dice:” risultato garantito; deliziosa, superbuona, anzi anche meglio,…
da custodire con amore… E rifarla!!!

Vi garantisco che se provate preparala la rifarete perché il mio commento rispetta davvero il risultato di questa specialità romagnola.

LE DOSI E GLI INGREDIENTI:

200 gr di pan grattato
200 gr di amaretti sbriciolati
200 gr di zucchero
250 gr di panna da cucina
100 gr di cioccolato fondente
3 uova
1 bustina di lievito per dolci
zucchero a velo per decorarla
io adoro gli aromi e profumi decisi; ho aggiunto una fiala di mandorla amara, voi potete anche ometterla.

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In una capiente ciotola verso la panna e lo zucchero, mescolo con un cucchiaio, ( avevo fretta di realizzarla ).
Aggiungo i 3 tuorli mescolando fino a farli amalgamare ( stavolta prendo la frusta, e mescolo a mano ).
Ho aggiunto il pangrattato, gli amaretti sbriciolati, ( li ho praticamente pestati col batticarne per fare in fretta, inserendoli in un tovagliolo di stoffa ).
Infine il lievito, magari setacciato, ( io no ), gli albumi montati a neve ferma, mescolandoli al composto dal basso verso l’alto, e il cioccolato fondente tritato grossolanamente… ( non vi dico il mio cioccolato come l’ho ridotto…).
Ho versato il composto in una teglia coperta da carta da forno, ma se gradite potete imburrarla e infarinarla.
L’ho infornata a 180° C per 40 minuti. ( forno già caldo ).
Da fredda l’ho cosparsa di zucchero a velo.

anigif

2 Risposte a “SI CHIAMAVA”TORTA ANTICHISSIMA” GIA’… 26 ANNI FA!!!”

    1. Ciao Mafy, prometto che appena capita l’occasione e tempo te la faccio recapitare a destinazione..
      Anche se non ti nascondo che avrei piacere a preparala assieme. Ti voglio bene zia Michi

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