LA TORTA DI RISO “STRA…BUONA”… FARA’ ESALTARE ANCHE CHI E’ INTOLLERANTE AL GLUTINE…

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….Che fantastica storia è la vita… Ma quella di tutti.
A volte penso che l’io di ognuno conosca fin da subito la strada che vorrà percorrere, senza un motivo ben preciso o magari proprio all’incontrario, con un senso definito, solo che spesso il senso lo si capisce dopo, con tutti i suoi ‘ma’ e i suoi ‘perché’…
Ma perché, (mi chiedo) questa introduzione per presentare una Torta di Riso? Non saprei… Quando sei solo, come in questo momento io, il cervello lavora incessantemente e tira le somme, mi capita spesso di dover fare i conti che quello che mi presenta… Mi esamina fino in fondo, intendo fin dentro l’anima, e non c’è ‘Torta’ che tenga, perché spesso mi fa stare malissimo….
Io però nonostante questo sono felice di vivere, e quando mi ascolto in silenzio sento anche una profonda gratitudine…Grazie, grazie, grazie e ancora Grazie perché mi piace la vita, credo sia QUALCOSA che vada oltre il Fantastico…
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Anch’io come sostiene il filosofo Seneca, credo che la natura ha fatto in modo che non ci volessero grandi mezzi per vivere bene; ognuno di noi è in grado di essere felice.
Sono anche convinta che l’esistenza in fondo, se non fosse piacevole, il mondo non sarebbe ancora qui, popolato da tutti questi uomini  che fondamentalmente cercano fin dai tempi atavici tutte le strade per prolungarla e renderla Felice… L’istinto di ognuno ci porta a ritenere, più o meno consapevolmente, che nonostante tutte le avversità, le sofferenze e le lotte si scelga alla fine per la Vita, ovvio che ne vale comunque la pena…
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Che ne dite se ora con tutta la felicità del mio cuore racconto a questo diario la storia di questa torta, che poi in realtà la sua storia proprio non la conosco; è custodita da anni nei miei quaderni di cucina, l’ho sempre preparata con tanta gola perché in realtà è di un buono unico. Proviene da qualche rivista vecchia? Non ricordo, però è facile, è gustosa, e se riuscite a creare la crosticina sulla superficie diventa memorabile, chi l’assaggia ve la richiederà!!! Priva di farina quindi dedicata anche a tutti gli intolleranti al glutine che potrebbero inserirla nella lista delle proprie ricette. Pensate che anche la sottoscritta col glutine non ci va tanto d’accordo, pare che il mio corpo non lo assimili bene e quindi lo trasforma subito in ciccia e poi indovinate dove si deposita costei??? Già,… Proprio li… La odio!!!

Questi gli ingredienti:

500 ml di latte
2 bustine di vanillina
50 gr di mandorle sgusciate
2 uova
1 pizzico di sale
la scorza grattugiata di 1 limone
200 gr di riso tipo Originario o Vialone Nano ( perché hanno i chicchi piccoli e tondi, adatti per dolci, rilasciano tanto amido durante la cottura)
50 gr di uvetta
100 gr di zucchero.

In una capiente casseruola porto a bollore il latte con la vanillina e la scorza grattata del limone

Unisco il riso e lascio cuocere per 12/13 minuti a fuoco basso

Intanto metto l’uvetta a bagno in 1/2 bicchiere d’acqua (io ho aggiunto un pochino di rum) e trito finemente le mandorle

Quando il riso avrà assorbito tutto il latte trasferisco il composto in una capiente ciotola, lascio intiepidire

Poi unisco le mandorle, l’uvetta strizzata e mescolo il composto (io anche 1 fialetta di aroma mandorla)

Aggiungo lo zucchero, i tuorli, mescolo bene per amalgamare tutti gli ingredienti

Monto gli albumi a neve ferma con un pizzico di sale e li incorporo delicatamente al composto del riso, con movimenti delicati dal basso verso l’alto

A questo punto verso l’impasto in uno stampo dal diametro di 24 centimetri coperto di carta da forno bagnata e strizzata, e cuocio la torta a 180° per 35 minuti circa.

Se la superficie dovesse scurire troppo basterà coprirla con alluminio, e se volete creare quella deliziosa crosticina sulla superficie basterà farla cuocere per gli ultimi 3 minuti nella versione grill del vostro forno.

Lasciata raffreddare cospargo con zucchero a velo.

Non c’è dovere più trascurato del dovere della Felicità.
(R.L. Stevenson)