LA DIPLOMATICA…DISORIENTA IL MIO GIUSTIZIERE…

Quante versioni si leggono su questo dolce…

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Anche la sua storia non è ben chiara..
Sicuro è che ha origini antiche e che vanta la sua nazionalità italiana.
Pare che fu creato per poi essere donato a un Duca di Milano, da un diplomatico del Ducato di Parma
nel lontano 1454…
Altra versione..
E’ quella che racconta che la sua creazione sia originaria di Verona, nel periodo post-natalizio
per riciclare gli avanzi del pandoro, dolce tipico del posto.
Mentre…
I partenopei reclamano loro questa specialità chiamata tutt’ora..
” zuppetta napoletana ”
nata quando le ricette dolci e gli ingredienti impiegati erano ancora limitati.

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Anche a noi piace…” e ti pareva che disprezzassimo questo dolce dosato con gusto ed equilibrio…”
La ricetta che ha preso posto nel mio quaderno non fa uso della panna nella crema pasticcera ma del mascarpone e altra cosa importante, non sostituisce l’alchermes con nessuna altra bagna perché il contrasto e il gusto che va a crearsi è per noi sublime…

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Il mio galante giustiziere è sempre stato goloso di diplomatica, ricordo che nel cabaret di pasticcini comprati nella nostra pasticceria abituale quello che lui apprezzava, oltre ad alcuni, era la diplomatica…
L’altra settimana dopo aver cenato, si attendeva una fettina di diplomatica per terminare il pasto. Come consuetudine a lui spetta preparare il caffè poiché tutto il resto è preparato dalla sottoscritta così, mentre Michela era impegnata a tagliare due fette di quest’ultima lui era preso dalla caffettiera…
Non appena adagio le fette di torta nei piattini lui si precipita a tavola intento a gustarsi il dolce…
Io però attendevo il caffè senza capire perché non fosse ancora pronto, così guardo il piano cottura dove in realtà la caffettiera non c’era.
Era ancora sul piano, accanto al lavello, lasciata aperta, già carica di caffè… Volevo morire dal ridere…
…Che golosone…
Allora chiedo:…” e il caffè dov’è?”
Lui di rimando risponde:”.. sta uscendo…” con la bocca piena di diplomatica..
A quel punto esclamo: ” e da dove??”… accompagnata da una sonora risata che a raccontarlo ancora rido da sola.
Anche lui, dopo essersi accorto, non smetteva più di ridere…
…ahahahahaha….
…Oh, come mi diverti, ” giustiziere devi ammettere che so prenderti per la gola… MOLTOOOOO BENE!!”

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Riporto le dosi e gli ingredienti:

2 rotoli di pasta sfoglia ( di quelli da cuocere, arrotolati nella loro carta da forno)
8 uova ( meglio non da frigo )
310 gr di zucchero
150 gr di farina
500 ml di latte ( io uso quello scremato, perché compero solo quello )
250 gr di mascarpone
2 bustine di vanilline
alchermes
zucchero a velo

Ho cominciato dalla pasta sfoglia, le ho lasciate fuori dal frigo, poi ho scelto la misura dello stampo, il mio è di 26 centimetri di diametro.
Lo stesso dove ho cotto il pan di spagna e da quest’ultimo ho dato la misura ad entrambi i dischi di sfoglia.
Ho bucherellato quest’ultimi con i rebbi di una forchetta poi inumiditi, spennellandoli con poca acqua, in seguito li ho
cosparsi di zucchero, e cotti, uno alla volta in forno già preriscaldato, a 200° C, fino a doratura, circa 20 minuti.
Sforno e li faccio raffreddare.

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Tra una sfoglia e l’altra preparo il pan di spagna:
con le fruste elettriche monto, per circa 20 minuti, 4 uova con 160 gr di zucchero, ottenendo un
composto molto spumoso.
Aggiungo 100 gr di farina con delicatezza, per non farlo smontare, e una bustina di vanillina per profumare.
Verso il composto nello stesso stampo da cui ho ricavato la misura dei dischi di pasta sfoglia, imburrato e infarinato o coperto di carta da forno. Cuocio a 180° C, per 25 minuti. Lo lascio raffreddare.

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Intanto che tutto raffredda preparo la crema pasticcera:
sbatto 4 tuorli con 150 gr di zucchero unisco 50 gr di farina, 1 bustina di vanillina e 500 ml di latte che ho
precedentemente scaldato nel microonde ( cosi faccio prima a cuocerla ).
Verso tutto in un pentolino e porto a bollore continuando a mescolare.
Tolta dal fuoco, prima che raffreddi aggiungo il mascarpone, amalgamo bene.

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Quando tutto è freddo inizio a comporre la torta:

rivesto di pellicola lo stesso stampo usato per le sfoglie e pan di spagna, perché la torta dovrà riposare in frigo.

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Dispongo il primo disco di sfoglia e lo ricopro con strato di crema pasticcera, proseguo adagiandoci sopra il pan di spagna che ho precedentemente spennellato di alchermes su entrambi le parti e lo appoggio sulla sfoglia ricoperta di crema pasticcera, ricopro il pan di spagna con la restante crema pasticcera ( ricordandomi di tenerne da parte un po’ da spalmare su tutto il lato del dolce ).
Infine ricopro quest’ultima con l’ultimo disco di pasta sfoglia.
Chiudo la diplomatica con la pellicola e la lascio riposare in frigo per tutta notte.
Prima di servirla spennello i lati con un po’ di crema pasticcera che ho tenuto da parte, e a piacere
potete fare aderire ai lati della granella di nocciole ( io l’ho omessa ).
Infine cospargo di zucchero a velo.

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